
In seguito al G7 Research Compact del 2021, nel quale si affermava che «mentre le nostre nazioni e comunità iniziano a riprendersi dalla pandemia e a costruire resilienza di fronte a futuri shock, continueremo a collaborare con le comunità della ricerca e del mondo imprenditoriale per rimuovere, nella misura più ampia possibile, gli ostacoli alla condivisione aperta e rapida di conoscenze, dati e strumenti, riconoscendo in particolare l’importanza della sicurezza della ricerca, soprattutto nei settori d’avanguardia, e per promuovere la scienza aperta e la diffusione aperta, sicura e trasparente della scienza ai cittadini, impegnandoci a ridurre al minimo i rischi legati alla tecnologia», i Paesi del G7 hanno deciso di istituire il Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza e l’Integrità dell’Ecosistema Globale della Ricerca (SIGRE).
Tale Gruppo è stato incaricato di elaborare un insieme di principi comuni su questi temi (G7 Common Values and Principles on Research Security and Research Integrity), di delineare le modalità più efficaci per la loro attuazione (Best Practices for Secure & Open Research), e di istituire una Accademia Virtuale, una piattaforma destinata a raccogliere e condividere materiali e risorse sulla sicurezza e l’integrità della ricerca.
I principi concordati mirano a tutelare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione all’interno del G7 rispetto ai rischi associati alla collaborazione aperta nella ricerca, salvaguardando al contempo i fondamenti della scienza aperta e l’autonomia della ricerca.
L’Accademia Virtuale, valorizzando le competenze e le risorse della comunità scientifica, si rivolge a coloro che, nelle istituzioni finanziatrici e attuatrici della ricerca, nonché nelle amministrazioni pubbliche, sono responsabili della definizione e dell’attuazione di politiche relative all’integrità e alla sicurezza della ricerca. Per promuovere una comprensione condivisa di tali concetti, l’Accademia includerà comportamenti, sistemi e processi necessari a proteggere conoscenze e tecnologie sensibili, consentendo così alla cooperazione internazionale di proseguire con fiducia.
In tale contesto, la Presidenza italiana ha proposto la Conferenza G7 sulla Sicurezza e l’Integrità dell’Ecosistema Globale della Ricerca, con i seguenti obiettivi:
- promuovere la consapevolezza, all’interno delle comunità scientifiche e decisionali interessate, sui principi, le pratiche e le risorse in tema di integrità e sicurezza della ricerca, inclusa l’Accademia Virtuale;
- offrire un’occasione di condivisione di informazioni e scambio di conoscenze tra i Paesi G7+ (cioè il G7, la Commissione europea e diversi Paesi partner coinvolti nella fase pilota).
La conferenza, inaugurata da Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della Ricerca, promuoverà, tra l’altro, l’Accademia Virtuale come spazio in cui i portatori di interesse possano esplorare strategie per mantenere un ecosistema della ricerca libero, aperto, sicuro e integro.
La prima tavola rotonda coinvolgerà i ricercatori in un confronto sui seguenti temi:
i) gli elementi della ricerca (dati, metodi, risultati, campioni) maggiormente suscettibili ad azioni ostili;
ii) l’impatto dell’aggiunta della “S” di “secure” all’acronimo FAIR, indicando che i dati della ricerca debbano essere Findable, Accessible, Interoperable, Reusable e Secure, e se ciò possa ostacolare o favorire il progresso scientifico e tecnologico;
iii) il ruolo potenziale dell’Accademia Virtuale nel mitigare tali vulnerabilità.
La seconda tavola rotonda, alla luce dei contributi dei ricercatori, vedrà i decisori politici discutere:
i) strategie per creare o rafforzare quadri normativi e infrastrutturali, incluse misure di cybersicurezza, per proteggere la ricerca vulnerabile;
ii) modalità per garantire che il rafforzamento della sicurezza della ricerca non ostacoli lo sviluppo della scienza aperta;
iii) i contributi che l’Accademia Virtuale può offrire per il raggiungimento di tali obiettivi.
Al termine di entrambe le tavole rotonde è previsto il coinvolgimento attivo del pubblico nel dibattito.
In the wake of the 2021 G7 Research Compact, which stated “As our nations and communities start to recover from the pandemic and build resilience for future shocks, we will continue to work with our research and business communities to remove barriers to the open and rapid sharing of knowledge, data and tools, to the greatest extent possible, recognising the importance of research security in particular in cutting-edge fields, and to promote open science and increase open, safe and transparent dissemination of science to citizens, and to strive to minimise technology-related risk”, a decision was taken by the G7 countries to establish the Security and Integrity of the Global Research Ecosystem (SIGRE) Working Group.
The Group was tasked to develop a set of common principles on this topic (G7 Common Values and Principles on Research Security and Research Integrity), outline possible means to best implement them (Best Practices for Secure & Open Research), and establish a Virtual Academy, as a platform which would act as resource pool for materials on research security and integrity.
The agreed principles aim to safeguard the research and innovation ecosystem within the G7 against risks associated with open research collaboration, while upholding the tenets of open science and the independence of research.
The Virtual Academy, uniting and harnessing the expertise and resources across the research community, targets an audience represented by those responsible for developing and promulgating integrity and security relevant policies at research funding and research performing institutions, and within governments. To cultivate a shared understanding of research integrity and security, the Academy will incorporate the behaviours, systems, and processes necessary to protect valuable knowledge and technology assets, thus enabling international collaboration to continue with confidence.
With these concepts in mind, the Italian Presidency has proposed the G7 Conference on Security and Integrity of the Global Research Ecosystem, aiming to:
1. promote awareness on research integrity and security principles, practices and resources, including the Virtual Academy, among the concerned researchers’ and policy makers’ communities;
2. provide an opportunity for information sharing and knowledge exchange across the G7+ countries (i.e., the G7, the European Commission, and several pilot partner countries).
The conference, inaugurated by Anna Maria Bernini, the Italian Minister of University and Research, will inter alia promote the Virtual Academy as a space where stakeholders can explore strategies to maintain a research ecosystem that is free, open, safe, secure, and operates with integrity.
The first roundtable will engage researchers in discussions about: i) the elements of research (data, methods, results, samples) that are most susceptible to potentially hostile actions; ii) the impact of adding an ‘S’ (for ‘secure’) to the FAIR acronym, indicating that research data should be Findable, Accessible, Interoperable, Reusable and Secure, and whether this could hinder or foster scientific and technological progress; iii) the role of the Virtual Academy in mitigating these vulnerabilities.
In the second roundtable, policymakers, having considered the researchers’ insights, will address: i) strategies to establish or enhance legal and infrastructural frameworks, including cybersecurity measures, to protect vulnerable research; ii) ways to ensure that enhancing research security does not obstruct the further development of the open science paradigm; iii) the potential contributions of the Virtual Academy in achieving these goals.
At the conclusion of both roundtables, the audience will actively be involved in the discussions.